Lello e la nuova casa.
Dopo aver affrontato il mostro sotto al letto Lello dovette trasferirsi con la sua famiglia nel paese vicino a quello dove abitava, Centoboschi.
Molti dubbi aveva in testa, ma due più di tutti: "e se la casa nuova non mi piace? E se non avrò amici?"
Quella notte partì con il nonno e i genitori e a mattinata inoltra arrivarono nella loro nuova caverna.
Era bella, almeno questo pensiero se lo era tolto.
Adesso aveva il secondo grosso problema, così corse dal nonno: "Nonno, nonno!!"
"Poffargatto, giovanotto, che succede? C'è un altro mostro sotto al letto?" chiese il nonno scherzoso.
Lello non rispose.
"Poffargatto, che succede Lello? Il gatto ti ha mangiato la lingua?" lo incalzó il nonno.
"No, è che un po' mi vergogno..." disse piano Lello.
"Ma vergogna di cosa?! Giovanotto sputa il rospo! Che tra l'altro non sono nemmeno buoni da mangiare, nell'84 ne provai uno, per sbaglio, s'intende, uno schifo immondo, un saporacc..."
"Nonno, ho paura di non trovare amici qui" lo interruppe Lello.
"Ma quali ciancerie vai cianciando ragazzo, ci saranno altri cuccioli qui, no?" ribatté il nonno.
"Ma se non gli piaccio? E se mi escludono?"
"Veni con me Lello"
"Ma è giorno nonno, dovrei andare a letto" ribatté Lello.
"Vieni piccolo, vedrai che troviamo un amico"
I due iniziarono a volare piano nonostante le luci dell'alba, poco dopo il nonno si posò su un ramo vicino a un piccolo colibrì e un lemure che giocavano, e vicino a lui si posò anche Lello.
Il colibrì e il lemure si avvicinarono.
"Chi siete?" Chiese il colibrì in maniera timida e gentile.
Dopo un attimo di silenzio, il nonno prese in mano la situazione: "Lui è Lello e io sono suo nonno ma sembra che Lello sia diventato muto all'improvviso" disse sghignazzando.
“Noi siamo Coly e Lemmy!” risposero in coro i due.
Lello rimase in silenzio attaccato alle ali del nonno
Coly e Lemmy si scambiarono un’occhiata, poi scoppiarono a ridere.
«Ma dai! Vieni a giocare con noi! Stiamo cercando qualcosa per arredare il nostro rifugio segreto!» disse Lemmy.
Lello sbatté gli occhioni ed esclamò: "Un rifugio segreto?!"
Nonno Peppino annuì con un sorrisetto sotto i baffi e disse: "Vai, vai, io riposerò qui su questo ramo!"
Piano piano, Lello si fece coraggio e iniziò a giocare con Coly e Lemmy. Raccolsero pietre luminose e persino una piuma tutta dorata!
Quando tornò dal nonno sentì solo "ROOOONFFFFF". Il nonno si era addormentato.
«Nonno, nonno!» esclamò felice.
"ROOOOOOOOOOOONF" russó talmente forte che cadde dall'albero.
"Poffargatto! Che succede! Cos'era quel tonfo?!"
"Nonno hai russato talmente forte da cadere dall'albero!" disse Lello ribaltandosi dalle risate.
"Impossibile, io non russo!" Ribatté il nonno serio.
"Nonno, avevi ragione, ho trovato degli amici!" esclamò Lello felice.
Nonno Peppino si rialzó e borbottò: "Lo sapevo, sciocchino… è impossibile non volerti bene! Torniamo a casa ora che è tardi e dovevi già essere a letto!"
I due tornarono nella nuova casa e Lello si addormentò sereno, consapevole che questa sarà solo una nuova e piacevole avventura.
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